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Negoziare vuol dire impegnarsi a realizzare una situazione “win‐win”, che prevede la costruzione di rapporti sintonici, la creazione di valore per le aziende e il conseguimento del successo personale. Vi sono casi in cui non vi sono condizioni per avviare una trattativa negoziale e la risoluzione del conflitto potrebbe essere solo apparente. Inoltre è necessario conoscere l’effettivo potere delle persone o dei gruppi che si trovano in contrapposizione: se il potere è bilanciato si può auspicare una negoziazione efficace, ma se è sbilanciato le conclusioni possono essere diverse.

La prima parte del corso analizza proprio questi aspetti: prima di pensare alla gestione di un conflitto è necessario analizzare attentamente la situazione, il contesto e le parti in gioco.

Il corso prosegue affrontando le dinamiche psicologiche che influiscono sulle relazioni conflittuali: l’immagine di sè, il proprio personale rapporto con il sentimento del potere. Sarà poi messo a punto un metodo per negoziare con la massima efficacia possibile.

Durante il corso i partecipanti dovranno redigere un breve manuale del bravo negoziatore o una raccolta di schemi (I Santini).

OBIETTIVI

  • Far comprendere le variabili individuali, di gruppo e organizzative che determinano le condizioni negoziali
  • Fornire le tecniche per circoscrivere e analizzare i conflitti e per individuare strategie di risoluzione
  • Sviluppare capacità di integrare aspetti emotivi personali e aspetti organizzativi per un efficace superamento del conflitto
  • Fornire un metodo per condurre trattative efficaci.
  • Evidenziare le criticità della negoziazione tra gruppi

DESTINATARI

  • Coloro che sono chiamati a svolgere attività che richiedono confronto e negoziazione con altre persone

Totale ore: 16 ORE

PROGRAMMA

TRE SITUAZIONI IMPEGNATIVE:

Gestire un conflitto

Persuadere (o vendere un concetto)

Negoziare

LA NEGOZIAZIONE “MORDI E FUGGI” E LA NEGOZIAZIONE ORIENTATA AL FUTURO

Le conseguenze della reciprocità

LE CONDIZIONI NEGOZIALI:

  • l’obiettivo
  • la quantità di informazione posseduta
  • gli interessi in gioco da ambo le parti
  • i livelli di autonomia
  • il ruolo organizzativo e il livello gerarchico dei negoziatori
  • potere bilanciato e potere sbilanciato

IL PRIMO APPROCCIO CON LA NEGOZIAZIONE

Definire i termini del conflitto e i suoi confini

Analizzare l’obiettivo e confrontarlo con le risorse

Rimuovere le credenze ostacolanti, i pregiudizi

Predisporsi a una negoziazione WIN‐WIN

LA PREPARAZIONE DELLA TRATTATIVA

Analisi SWOT

Il valore del risultato per l’organizzazione e per gli stakeholder

LA PREPARAZIONE DELLA TRATTATIVA:

Definire i livelli di min‐max: quanto sono disposto a…?

Definire criteri oggettivi per valutare le soluzioni

Analizzare i coinvolgimenti politici e le conseguenze

Sviluppare almeno due scenari alternativi che possano soddisfare le aspettative di tutte le parti in causa

LA CONDUZIONE DELLA TRATTATIVA

Creare un clima disteso e favorevole al dialogo

Coordinare le emozioni

Gestire il sentimento del potere in funzione dello scopo

LA CONDUZIONE DELLA TRATTATIVA

Esplorare le aspettative

Coordinare le aspettative

LA CONDUZIONE DELLA TRATTATIVA

La gradualità della trattativa

Condividere la definizione del time‐out

Quando giocare il jolly

Come reagire alle provocazioni

Scindere le persone dal problema

LA TECNICA DEI 6 CAPPELLI (DE BONO) NELLA CONDUZIONE DELLA TRATTATIVA

LA COMUNICAZIONE NELLA NEGOZIAZIONE

I filtri della percezione

Gli attacchi all’identità

I giochi di comunicazione

LA COMUNICAZIONE NELLA NEGOZIAZIONE

Il linguaggio di precisione

Il comportamento non verbale Il feedback

La tecnica delle domande

LA COMUNICAZIONE NELLA NEGOZIAZIONE

La sfera d’influenza

Persuasione, manipolazione, consensualità

PRINCIPALI CASE DI FALLIMENTO DELLA NEGOZIAZIONE:

  • mancata esplorazione delle aspettative
  • sottovalutazione di elementi sopravvenuti durante la fase negoziale (es.: cambio in corda degli interlocutori, cambiamenti normativi, nuove priorità, ..)
  • scarsa chiarezza nelle assunzioni e/o nella circolazione delle informazioni
  • obiettivi irrealistici o non misurabili
  • poca chiarezza nell’esplicitazione degli obiettivi
  • scarso feedback

LA NEGOZIAZIONE TRA GRUPPI

La leaderhip

La controleaderhip

Il mandato al negoziatore

Le dinamiche interne al gruppo nella presa di decisione

CONCLUSIONI

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